Marco Da Zara ed i terreni di ponte san nicolò

Entrata cortile palazzo Da Zara

Nel corso degli anni Trenta del secolo scorso Montesi acquisisce una vasta proprietà nel Comune di Ponte san Nicolò, dove impianta l’Azienda agricola Alba; il laboratorio analisi delle sementi, specializzato nella barbabietola, è ancora esistente, con funzioni di pizzeria-ristorante, all’angolo tra la Statale Piovese e viale del Lavoro. Ma chi era il proprietario di tali aree prima di Montesi?

I campi erano di proprietà di Marco da Zara, che viene discriminato in quanto ebreo. Nell’atto di acquisto datato 30 settembre 1939 (n.4918): “Da Zara Marco detto Neni del fu Comm. Giuseppe e di Segre’ Ernestina, nato a Padova il 17-4-1889, domiciliato a Padova via Marsala Civico n. 16 di razza ebrea, discriminato a tutti gli effetti dalle leggi razziali ecc …. Discriminato con Decreto del Ministero dell’Interno in data 31-1.1939 n. 71 venditore”.

In ricordo di Agostino una persona perbene

Ci sono persone che fanno la storia di una comunità ma non passano alla Storia, sopravvivono però nella memoria dei loro cari, in uno scrigno pieno di ricordi preziosi da custodire e, se possibile, da tramandare nel tempo.
Capita a volte che, proprio la tragica modalità della loro scomparsa - come un grosso pugno alla bocca dello stomaco - ci costringa a fermarci per rifiatare. E’ in questi momenti di grande dolore che ci viene data l’opportunità per riflettere su questi meravigliosi compagni di viaggio, coi quali abbiamo camminato sulla strada della vita, e solo ora, che non ci sono più, capiamo l’importanza di averli avuti accanto: talvolta davanti a guidarci, altre volte dietro a sospingerci. Quasi sempre al nostro fianco, a condividere tante esperienze, legati in un abbraccio fraterno che ha reso più agevole il cammino e più gioiosa l’esistenza di un’intera comunità.

Agostino Buratin era una di queste persone. Era un amico, un fratello, uno su cui potevi contare. Sempre!
Se nel nostro piccolo mondo ci fosse qualche Agostino in più ce ne accorgeremmo subito, perché sarebbe un mondo migliore: ci sarebbe più passione civile, più fede nelle capacità umane, più solidarietà ed amicizia, più onestà, anche di pensiero. Più bontà. (“I me dise spesso che so bon, massa bon … spero no tre volte bon…”). Più amore per la ricerca della verità. Più rispetto per le persone e le idee.

Casa Giuditta borgo mediovale di Cà Murà

BORGO MEDIEVALE DI CA’ MURÀ

“Pochi complessi hanno ancor oggi un ambito così vasto ed integro e possono essere goduti come al tempo della loro edificazione” (Istituto Regionale Ville Venete).

Nel 1.034 a “Casa murada” si ritrova una comunità benedettina. Il borgo medievale di Ca’ Murà (chiesetta, Villa, boarie, ospitale e case bracciantili) a Maserà è il maggior sito ambientale. Del monastero è rimasto l’Oratorio dei Santi Eurosia e Stefano in cui si fermarono Sant’Antonio e San Francesco.

Vicino sorge la seicentesca Villa dei Conti Petrobelli. Nell’Ottocento la nobildonna Eloisa Petrobelli sposò l’architetto neoclassico Giuseppe Jappelli, autore a Padova del Caffè Pedrocchi e Parco Treves.

La piccola casetta Giuditta era la dimora del “gastaldo”............

Leonino il thè la Juventus e la prima coppa del mondo di calcio

Dopo “Un archeologo di nome Leonino” e “Il piccolo Leonino

LEONINO, Il THE’, LA JUVENTUS E LA PRIMA “COPPA DEL MONDO” DI CALCIO

Terza puntata del Leonino Da Zara inedito e poco conosciuto

Questa storia meriterebbe un film. Ho sentito dire che in Inghilterra ci hanno fatto un documentario ma vi assicuro che qui da noi gli ingredienti per fare un film ci sarebbero tutti.

Intanto si parla dello sport delle origini, il calcio cosiddetto "romantico" di oltre un secolo fa; un poco come l'atletica di “momenti di gloria” ma quasi vent’anni prima, durante gli anni nei quali in Italia si abbandonava la Bell’Epoque e l’art nouveau per via dell’irruzione in scena di un gruppo di intellettuali decisamente sopra le righe, con la loro carica di zang tumb tumb: chiedere a Marinetti e ai futuristi!  

Poi si parla di una disciplina sportiva che ancora a quell’epoca era ritenuta seria solo dagli inglesi. Il football d’altronde l’avevano inventato proprio oltremanica almeno quarant’anni prima; ma nel resto dell’Europa e specie da noi veniva considerato ancora un passatempo un po’ burino all’aria aperta che certi signorotti e uomini d’affari inglesi in viaggio amavano praticare, magari in accordo col più british “cricket”, fondando club a destra e a manca nel continente aiutati dagli altrettanto distinti signori del posto.

Così in Italia sono nate squadre come la Juventus, il Genoa e il Milan, quindi un primo campionato. Poi, nel giro di dieci anni, il foot-ball è dilagato come moda in molte città italiane: d’altronde bastavano un pallone, un campo di patate, due pali per parte e il divertimento per 22 scalmanati che inseguivano la palla impazzita tra gli schiamazzi e le risate di amici e parenti era assicurato.

Come detto, da noi il calcio è stato, per diversi anni, a cavallo tra otto e novecento........

Presentazione del libro "Storie nella storia di Maserà"

Si è svolta venerdi 14 settembre, alla Corte Da Zara a Maserà, in una sala polivalente praticamente esaurita dei suoi duecento posti a sedere, la presentazione ufficiale del libro “Storie nella storia di Maserà” del nostro collaboratore ed amico Ennio Chiaretto. La serata, patrocinata dal comune, è stata davvero interessante, a tratti anche culturalmente impegnativa e per lunghi minuti anche divertente

Possiamo ben testimoniarlo noi di Casalserugo e dintorni, presenti tra il pubblico a cogliere commenti e considerazioni.

Ben presentata da Gabriele Roma il quale, subito dopo avere introdotto le autorità presenti tra cui spiccavano l’assessore provinciale con delega alla cultura e vice sindaco di Casalserugo Dott.ssa Venturini, la sindaca di Cartura Franzolin, ha passato la parola per un breve saluto al vicesindaco ed ex sindaco di Maserà Dott. De Paoli.

Quindi interveniva, per il vero momento di analisi storica, la Dott.ssa Liviana Gazzetta, storica e autrice di numerosi saggi, libri e articoli. Del suo intervento ci ha molto colpito l’aggettivo “cinematografico” per descrivere l’andamento della scrittura del libro di Ennio e soprattutto il rimarcare che l’autore fa risalire l’inizio della conquista del benessere nelle nostre campagne in un periodo storico ben definito e ben descritto nel volume oggetto della presentazione. Tutto l’intervento è stato corredato dalla proiezione di slides sullo schermo gigante, cura di “Idee Grafiche” di Enrico Chiaretto, rimasto nell’ombra a curare l’ottima organizzazione tecnica.

Dopo avere presentato anche le associazioni del territorio presenti e altre personalità, Gabriele Roma ha passato il pallino della serata all’intervista con l’autore, curata e portata a compimento da Giovanni Lazzaro, un amico d’infanzia di Ennio.

Una intervista, sempre accompagnata da splendide foto e immagini sullo schermo gigante, che ha toccato vari temi presenti nel libro e nella quale c’è stato modo di approfondire un minimo i contenuti. Durante l’intervista la sorpresa data dagli interventi di “lettura interpretata” di brani del libro da parte dell’attore Pietro Alberto Venuti, impegnato, tra l’altro, in questi giorni, alla preparazione del tour per l’iniziativa “Padova Gotica”.