Carolina Da Zara e Taino Bonacossi

Nelle due foto vediamo Lina Da Zara (Carolina da Zara) figlia di Giuseppe da Zara, banchiere, finanziere, possidente, sindaco di Maserà, Conte di Serra e Patrizio di San Marino, col secondo marito, Taino Bonacossi, Conte e Marchese, già sindaco di Monselice dal 1914 al 1919.  
La famiglia Bonacossi sarebbe di origine mantovana (i Bonacolsi) poi trasferitesi a Ferrara. Taino era il figlio di Giovanni discendente diretto di Anton Maria Bonacossi primo della casata a fregiarsi dei titoli di marchese, conte di San Michele Arcangelo, cavaliere del sacro Romano Impero. Giovanni Bonacossi aveva sposato la contessa Leontina Maldura e il figlio Taino aveva ereditato tutte le proprietà dei Maldura a Pernumia, tra cui la famosa villa teatro del matrimonio tra Taino e Lina nel 1921 e di Francesca Romana col principe Orsini nel 1946.

Taino Bonacossi in divisa da cavaliere di Malta

Carolina era stata sposata con il cugino Leonino da Zara, figlio di Leone (a sua volta fratello di Giuseppe) e con lui non ebbe figli. Dopo l’annullamento del matrimonio (seguente ad una causa legale durata per anni) si risposò con il Bonacossi e da lui ebbe due figlie: Francesca Romana detta Franca (1926-2014) che sposò il principe Filippo Orsini (1920-1984) di Roma e Bonacolsa (1921), andata in sposa al principe Guido Boncompagni Ludovisi.

Due matrimoni avvenuti a Pernumia, quello di Lina e Taino e quello di Franca Romana e Orsini con un’Italia povera e ferita uscita dalle guerre; con una nostra provincia ancor più disastrata e alla fame tutto intorno, così talmente sfarzosi da rimanere impressi nella memoria e nei racconti orali per anni a seguire.

Il matrimonio e gli abiti degli sposi (di Cristina Ravara Montebelli)

Il matrimonio di Leonino Da Zara con la cugina Carolina era stato dichiarato nullo “per impotenza della moglie”, per cui avrebbe potuto risposarsi con un abito bianco, soprattutto perché il futuro marito era un nobile di alto lignaggio: come già accennato in precedenza era anche stato anche sindaco di Monselice.  
Il padre della sposa, Giuseppe da Zara, aveva ottenuto il titolo di Conte di Serra dalla Repubblica di San Marino e questo aveva di certo contribuito a rendere Carolina bene accetta nell’ambiente aristocratico.  
Lei aveva 30 anni ed era al secondo matrimonio, Taino Bonacossi invece ne aveva 37, per cui Carolina optò per utilizzare il bianco solo per il velo, in prezioso pizzo chantilly, avvolto intorno al capo e fermato da un filo di perle, in modo da creare una sorta di cuffia, com’era la moda dell’epoca.  
Il matrimonio venne celebrato il 22 gennaio 1921 nella Casa comunale di Pernumia, ma non dobbiamo aspettarci che la sposa fosse ricoperta di pelliccia a causa del freddo, anzi come vediamo nella foto indossa un lungo abito di seta plissettato e lucido, stretto in vita da una sottile cintura decorata a stampo. Crediamo che questo abito sia un famoso (e costosissimo) modello “Delphos” realizzato dallo stilista Mariano Fortuny, che proprio in quell’anno aveva stabilito la sua attività a Palazzo Pesaro degli Orfei a Venezia, dove tutt’ora si trova il Museo a lui dedicato. Fortuny all’epoca creava i suoi abiti “Delphos” per il gotha internazionale, la prima acquirente fu la marchesa Luisa Casati, ma fra le sue clienti c’erano anche Eleonora Duse, Sarah Bernhardt e Emma Gramatica: Carolina rientrava a pieno titolo in questo ambiente altolocato, tanto più come promessa sposa di un Bonacossi.

in foto un modello Delphos di Fortuny, simile a quello indossato da Carolina Da Zara

Taino indossa la divisa di Cavaliere dell’Ordine di Malta, che doveva essere di colore rosso, con appuntata la tipica croce.

 
Divisa di Cavaliere dell’Ordine di Malta

Tutte queste informazioni si ricavano dall’analisi delle fotografie, che costituiscono una testimonianza documentaria molto preziosa non solo per le biografie dei due personaggi, ma anche per la storia della moda.

Il conte Taino Bonacossi in una divertente caricatura di Guido Smiderle (1907)

Fonti:  
- Ossicella.it (blog di Flaviano Rossetto)
- SIUSA ( siusa.archivi.beniculturali.it)
- G. Toffanin “Padova 900” Padova 1991
- Per la foto di Carolina Da Zara e Taino Bonacossi si ringrazia la Sig. Roberta Bozza

- Casalserugo e dintorni (la famiglia Da Zara - I maggiorenti cittadini – Il finanziere Giuseppe Da Zara di C. Ravara Montebelli)

- E. Chiaretto “Storie nella storia di Maserà” Susil 2018

- Cristina Ravara Montebelli, Diplomatici e personalità ebraiche a San Marino: (XIX-prima metà XX sec.), (versione ebook per kindle).

- Ugo Ojetti, Fortuny, L’Illustrazione italiana, 27 febbraio 1921, p. 234.

Foto uniforme ordine di Malta - licenza CC BY-SA 4.0  
https://it.wikipedia.org/wiki/Sovrano_Militare_Ordine_di_Malta#/media/File:Grand_Master's_of_Malta_military_uniform_(20th_c.)_01_by_shakko.jpg

Foto abito modello Delphos 
https://www.lifeandpeople.it/2018/05/25/quando-la-moda-si-fa-arte/#