Dopo le invasioni barbariche, i terreni, non sono più coltivati e lasciati in uno stato di grave abbandono, così che la boscaglia può riprende il sopravvento, con la formazione di ampie paludi per l'esondazione dei fiumi. I Benedettini diedero inizio ai primi lavori di risanamento della zona, facilitando nel contempo il ripopolamento del territorio ed il sorgere, o il ripristino, delle chiese, attorno alle quali si formarono dei nuclei abitativi.
Ecco però che la zona subisce le tragiche conseguenze del dominio di Ezzelino III da Romano, poi le distruzioni operate nel 1325 da Cangrande della Scala, signore di Verona, ed infine, tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo, si abbatte sul territorio, oltre alla guerra tra Venezia ed i collegati della Lega di Cambrai, il conflitto veneto carrarese, che distrusse quasi tutte le cappelle esistenti anche nel vicino Conselvano, ad eccezione di quella di S. Martino di Ronchi, sopravvissuta fino ai nostri giorni.
Fonte: Dario Soranzo - Emilio Pastore 1972