Il fatto

La discarica di cui si tratta è sita nel comune di Ponte San Nicolò a confine con il territorio del Comune Casalserugo; essa consta di tre lotti o settori di complessivi 390.000 mq; nei capi d’imputazione si fa peraltro riferimento esclusivo al lotto A, esteso per 25 ettari circa,di gran lunga il più ampio, posto al livello del piano campagna; i lotti B e C sono invece sopraelevati di alcuni metrì.
L’apertura e la gestione della discarica sul lotto A furono regolarmente autorizzate nel 1978, ai sensi della legge vigente, n.366/1941 e successivamente ai sensi della L.R. 85/80 2. Va precisato che l’area, prima dell’intervento dell’azienda, era già adibita a luogo di interro di rifiuti da parte dei comuni di Ponte San Nicolò,Casalserugo e San.Angelo di Piove di Sacco ; Amniup convenne in data 18.11.1977 con la Soc. Scala SPA proprietaria dell’area (che poi vendette la terra ai fratelli Aldo e Orfeo Donola) un affitto del terreno,(di lì in poi rinnovato con i nuovi proprietari) dapprima al fine di effettuare i rilievi previsti dalla L. 366/41 per valutare l’idoneità del sito ad essere utilizzato come discarica controllata, poi per gestire la discarica, autorizzata dall’apposita commissione regionale in data 8.5.1978.

Via via la discarica su ampliata. In tempi successivi furono coltivati: il lotto A dal giugno del 1978 al dicembre del 1983; i lotti B e C per varie fasi, dal 1989 al 1990, (il lotto B), dal 1991 al 1993 e dal 1996 al 1999 (lotti B e C). La cessazione dell’attività di smaltimento dei rifiuti sui lotti B e C è comprovata dalla comunicazione in data 3 dicembre 1999,a firma dell'ing.Trapanotto, quale direttore e procuratore della società, indirizzata a Regione Veneto, Dipartimento Ambiente, Provincia di Padova, Bacino Padova 2, Comune di Ponte San Nicolò. Peraltro,già in precedenza ogni qual volta il settore coltivato era giunto ad esaurimento, veniva, come vedremo, formalizzata la comunicazione di chiusura della discarica.


L’area della discarica nel suo complesso è circoscritta da corsi d’acqua superficiali, a nord il Canale Maestro, a est il fiume Bacchiglione, a sud il fossato di scolo di acque meteoriche, denominato “scolo Roncajette” o “canale Roncajette”, ad ovest lo scolo Corriva o Inferiore di Casalserugo. La discarica, ed il lotto A in particolare, è percorsa da una serie di fossi larghi mediamente 1 m. e profondi 1 m. che confluiscono verso due pozzetti di raccolta siti nella parte sud dai quali partono due grosse tubazioni interrate, site una ad est ed una ad ovest (quest’ultima è l’ultimo tratto dell’ex canale Corinaldi) che scolano nel canale Roncajette (posto a sud come si è detto) chiamate scolina 1 e scolina 4.</p><p>Come meglio diremo, queste condotte forano il setto perimetrale bentonitico realizzato nel 1992,per immettersi direttamente nel canale Roncajette. Come riferito dal teste Negrisolo,che ha svolto buona parte delle indagini e che per primo il P.M. ha introdotto per dare una descrizione di massima dell’area, la discarica Roncajette nata su proprietà sig.Donola, agricoltore proprietario anche di terreni adiacenti sui quali svolgeva coltivazione di mais erba medica, soia grano, è stata la più importante discarica di tutta la provincia di Padova;in essa sono stati raccolti dapprima RSU poi rifiuti assimilabili agli urbani(sino alla recente entrata in atto della raccolta differenziata)del comune di Padova e di molti comuni dell'hinterland; in casi di emergenza, ossia per indisponibilità di altre sedi ove smaltire, vi sono stati concentrati rifiuti provenienti da altre città. In precedenza, sino alla fine anni’60 era una cava di argilla di una fornace, poi divenuta, una volta cessata l’estrazione, discarica incontrollata.</p><p>Come accertato durante il sopralluogo, l’area si presenta come un campagna coltivata. Nei pressi,(all’esterno del lotto A, ad ovest, dove in planimetria è indicata “Casa Donola”)vi è una concimaia di raccolta delle deiezioni animali provenienti da bovini allevati dal predetto Donola.
Estratto delle Perizie
Le conclusioni erano allarmanti, la discarica non era stata gestita in maniera corretta e cioè:Il canale Roncajette a sud della discarica è inquinato da percolato; tale canale inoltre ha un inquinamento generale maggiore dei corsi d'acqua ubicati a nord, ad ovest e ad est della discarica;
I piezometri a sud della discarica sono più inquinati di quelli a nord, soprattutto quelli profondi, e questo può essere dovuto non solo all'inquinamento dello scolo Roncajette, ma anche alle infiltrazioni dirette verso il basso del percolato all'interno della discarica: si ritiene infatti che il fondo della discarica non sia a tenuta.
Le fotografie scattare all'interno dell'area della discarica evidenziano che il passaggio delle acque avviene dall'interno della discarica verso l'esterno e non viceversa. Ciò è stato confermato inoltre dalle verifiche sui livelli massimi dei canali esterni della discarica. La verifica del verso delle acque evidenzia anche dal movimento delle acque del canale Roncajette che si dirigono verso casa Donola;
I rifiuti in discarica affiorano sulla sua superficie, e ciò è accentuato dall'aratura del terreno che copre la discarica; questo significa che anche le acque piovane che giungono sull'area della discarica e che vengono trasportate all'esterno attraverso la rete dei canali di scolo, sono inquinate e contribuiscono ad inquinare lo scolo Roncajette;
Il dilavamento dei rifiuti a causa delle acque piovane avviene facilmente anche perché la superficie della discarica non è impermeabilizzata ma è ricoperta per la maggior parte dell'area con terreno di coltura, al fine di permettere meglio le relative coltivazioni"….omissis